Le dinamiche relazionali: la scoperta che può cambiare tutto
Non è un tema di cui si parla spesso, se non tra addetti ai lavori, ma la scoperta, l’osservazione e l’uso consapevole delle dinamiche relazionali può fare davvero la differenza. Può distendere relazioni tese, evitare incomprensioni ripetute e rafforzare i rapporti, sia nella vita privata che professionale.
Entriamo nel tema con due esempi concreti
Immagina due sorelle che lavorano insieme nell’azienda di famiglia e hanno sempre avuto un ottimo rapporto. Quando una si sfoga con l’altra su una difficoltà, la comunicazione può avvenire su un piano familiare: la sorella accoglie e ascolta, offrendo supporto emotivo. Ma se invece quella stessa comunicazione avviene tra due colleghe-manager, l’ascolto non basta più: lì serve una risposta concreta, una richiesta di avanzamento o di soluzione. Distinguere questi due livelli – familiare e professionale – è essenziale per evitare fraintendimenti e ruoli confusi. La domanda da porsi è che dinamica è in corso adesso?
Oppure pensa a una coppia di imprenditori, marito e moglie, che hanno sempre avuto un rapporto armonioso… fino a quando hanno iniziato a lavorare insieme nella loro attività. Le discussioni nate sul lavoro sembrano incrinare la relazione personale, ma spesso il vero problema non è nella coppia in sé: è nel modo in cui si affrontano i compiti e le responsabilità in azienda. Si sono accorti di ciò: lo hanno riconosciuto, in vero è la moglie che ha aperto il tema, tutto è stato ricondotto li " alla dinamica lavorativa". Il risultato ? la coppia è tornata ad essere serena perché non era il loro rapporto affettivo in discussione, era altro.
Comprendere le dinamiche relazionali aiuta a distinguere tra ciò che è personale e ciò che è legato al ruolo professionale, aprendo la strada a soluzioni più lucide e mirate.
Cosa sono le dinamiche relazionali?
In ogni scambio tra persone, oltre alle parole e ai comportamenti visibili, si muove un intreccio invisibile di ruoli, aspettative, bisogni e risposte apprese, contrappesi di potere. Questo intreccio – fatto di segnali più o meno consapevoli – plasma le nostre relazioni quotidiane. Le dinamiche relazionali sono appunto questo: un flusso di interazioni che si auto-alimenta e che può portare equilibrio o tensione, chiarezza o confusione.
Osservarle per agire con consapevolezza
La capacità di osservare ciò che accade “sotto” le parole e i gesti è una competenza preziosa, che permette di rispondere in modo adeguato al contesto. Non significa solo ascoltare o essere empatici, ma leggere il quadro completo: capire se l’altro sta parlando da fratello, collega, capo o dipendente e, di conseguenza, scegliere la risposta più utile e funzionale. In questo modo si evita di cadere in automatismi o di alimentare dinamiche disfunzionali senza rendersene conto.
Il family business: un intreccio inevitabile
Nelle aziende familiari, tutto questo è estremamente presente. La sfera familiare e quella aziendale si intrecciano e spesso non sono più distinguibili a occhio nudo. Una tensione non risolta a casa può emergere nella sala riunioni, e una decisione aziendale difficile può influenzare la serenità familiare. In questo contesto, le dinamiche relazionali sono spesso il vero terreno su cui si gioca il successo (o la crisi) dell’impresa. Riconoscerle e gestirle, distinguerle, in modo consapevole è un passaggio obbligato per costruire relazioni sane e, di conseguenza, un business più solido.
Un cenno a Eric Berne
Tra i contributi più noti nello studio delle relazioni troviamo l’Analisi Transazionale di Eric Berne, che ha descritto come in ogni scambio possiamo agire da Genitore, Adulto o Bambino, influenzando così l’andamento della comunicazione. Anche solo una conoscenza di base di questi concetti aiuta a decifrare certe rigidità relazionali e a intervenire in modo più efficace. Questo ulteriore contributo è molto importante se si pensa allo sviluppo delle risorse umane. Trattando i propri collaboratori da "bambini" dando continue disposizioni, magari imponendole anche con il tono, difficilmente aumenterà la responsabilità ed autonomia degli stessi.
Il valore di un intervento esterno
Quando le dinamiche relazionali si fanno complicate o si cristallizzano in schemi ripetitivi, l’intervento di una figura esterna – come un coach – può essere la leva giusta per sciogliere i nodi. Un coach aiuta a vedere quello che da dentro non si riesce più a vedere con chiarezza, a ridefinire le modalità di relazione e a creare le condizioni per riprendere il cammino con maggiore fluidità e collaborazione. L'intervento potrà essere o individuale o di Team a seconda del momento e della situazione.